- Il Presidente Fernandez partecipa alle cerimonie per il bicentenario dell'indipendenza del Messico
- Argentina, autorizzato in emergenza vaccino Sinopharm
- Ecuador: Arauz e Lasso a ballottaggio presidenziale
- L'esercito colombiano è stato accusato per oltre 6 mila esecuzioni extragiudiziali
- Conmebol: “La Copa America si giocherà con gli spettatori”
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La nuova ministra della Salute argentina, Carla Vizzotti, ha autorizzato l’approvazione in emergenza del vaccino Sinopharm contro il Covid-19, sviluppato in collaborazione con l'Istituto dei prodotti biologici della Repubblica popolare cinese di Pechino.
Questo vaccino si aggiunge agli altri di cui l'Argentina si è assicurata la fornitura, due dei quali (il russo Sputnik V e l’AstraZeneca prodotto dal Serum Institute of India con il marchio Covishield) sono già disponibili sul territorio argentino per la vaccinazione del personale sanitario, delle fasce a rischio e degli over 70 e 80.
Il governo del presidente Alberto Fernández ha raggiunto un accordo con la compagnia China National Pharmaceutical Group, che elabora il vaccino Sinopharm, per la fornitura, a partire dai prossimi giorni di un milione di dosi che serviranno per immunizzare 500.000 persone.
Si tratta della prima decisione che ha preso la ministra Vizzotti subentrata a Ginés González García finito in uno scandalo di vaccinazioni irregolari, aggiungendo che alla fase III di sperimentazione del Sinopharm hanno partecipato per iniziativa della Fundación Huésped 3.000 persone che si sono vaccinate nei Centri Vacunar di tutto il Paese.
Stando ai dati elaborati da Our World In Data, l'Argentina è al 19esimo posto dei venti paesi che hanno vaccinato di più. Prendendo in considerazione la doppia dose la media sale a 1,59 ogni 100 abitanti.
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Ecuador: Arauz e Lasso a ballottaggio presidenziale
Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) dell'Ecuador ha ufficializzato la notte scorsa che, sulla base dei risultati delle elezioni del 7 febbraio, il candidato progressista Andrés Arauz (Unes), con il 32,72% dei voti, e quello conservatore Guillermo Lasso (Creo-Psc) con il 19,74%, parteciperanno ad un ballottaggio l'11 aprile per stabilire chi dei due sarà il successore del presidente Lenin Moreno. Si apre ora una fase in cui secondo la legge elettorale i candidati esclusi potranno presentare ricorsi.
Ed è quello che quasi certamente intende fare il candidato ambientalista indigeno Yaku Pérez, del partito Pachakutik che, terzo con il 19,38% dei suffragi, è convinto che la sua esclusione dal ballottaggio sia "frutto di brogli".
Per questo ha organizzato con l'appoggio di varie organizzazioni indigene una marcia di quasi 700 chilometri che, partita da Loja, arriverà a Quito martedì prossimo. Le sue richieste riguardano un nuovo conteggio del 100% dei voti della popolosa provincia di Guayas e del 50% di quelli di molte altre province. Per il momento il Cne ha accolto parzialmente soltanto un suo ricorso per un nuovo scrutinio di voti in una trentina di seggi delle province di Guayas e Los Rios. Le decisioni del Cne possono però ora essere impugnate davanti al Tribunale del contenzioso elettorale (Tce) per un nuovo esame dei ricorsi, Arauz è un economista di 35 anni che fra il 2015 ed il 2015 è stato ministro dell'ex presidente Rafael Correa, attualmente esule in Belgio.
Lasso invece è un uomo d'affari e imprenditore di 65 anni, già governatore di Guayas, e al terzo tentativo di conquista della massima carica dello Stato.
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Il Presidente Fernandez partecipa alle cerimonie per il bicentenario dell'indipendenza del Messico
Il presidente dell'Argentina, Alberto Fernández, partecipa alle cerimonie per la commemorazione dei 200 anni di indipendenza del paese nordamericano. La partecipazione di Fernandez è avvenuta su espresso invito dell'omologo messicano, Andrés Manuel López Obrador.
Durante l'anno in corso, il Messico realizzerà 15 commemorazioni per celebrare il bicentenario della sua indipendenza, oltre ai 500 anni di resistenza indigena e sette secoli di storia messicana dell'impero azteco. Il 24 febbraio ricorrono i 200 anni dalla promulgazione del "Piano di Iguala" che sancì l'indipendenza del Nord America e che stabilì le basi per l'indipendenza del Messico.
In dialogo con la stampa Fernandez ospite a Città del Messico della conferenza stampa quotidiana del presidente Andres Manuel Lopez Obrador è stato interrogato sul debito con il FMI e ha dichiarato che l'accordo con il Fondo monetario internazionale nel 2018 è un "accordo vergognoso" fatto per garantire il trionfo dell'ex presidente Mauricio Macri. Un'intesa da 57 miliardi di dollari, , che ha portato "alla campagna elettorale più cara della storia dell'umanità. Un costo che devono pagare tutti gli argentini", ha sottolineato il presidente. Il nuovo accordo con l'organismo multilaterale deve "deve convenire agli argentini" ed essere basato "su una premessa", ha sottolineato Fernandez parlando delle trattative per rinegoziare il debito: "dobbiamo far fronte a un credito folle", stipulato con condizioni che "non hanno nessun senso economico". Il capo dello stato ricorda che ancor prima di essere eletto, aveva detto ai vertici del Fmi di "smettere di prestare soldi all'Argentina, perché andavano a finire nelle mani degli amici di Mauricio Macri". Intanto ha definito "Una pagliacciata" la decisione della giustizia federale di indagare un possibile delitto nella somministrazione da parte del ministero della Salute di vaccini anti Covid-19 a persone al di fuori del cronoprogramma ufficiale di immunizzazione. "Ho letto che è stata fatta una denuncia. Il fatto è già sufficientemente grave da comportare la perdita di un ministro del calibro di Ginés González. Chiedo a giudici e procuratori che la facciano finita con le pagliacciate", ha detto Fernandez nel suo intervento alla tradizionale conferenza "mañanera" del suo pari messicano. Secondo il capo di Stato argentino "non esiste nessun tipo penale" associabile al fatto in questione, paragonato a "una persona che non rispetta la fila". "Non esiste tale delitto, e non si può inventare", ha aggiunto.
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L'esercito colombiano è stato responsabile di oltre 6 mila esecuzioni extragiudiziali
In Colombia, dilaniata fino al 2016 da una lunga guerra civile, i militari hanno ucciso almeno 6.400 civili tra il 2002 e il 2008, giustificando la dura repressione con la presunta appartenenza a gruppi armati delle vittime. A riconoscere la colpevolezza diffusa dell'esercito colombiano nel conflitto armato è la Giurisdizione speciale per la pace (Jep), con sede a Bogotà.
L'ultima inchiesta ha fatto emergere un pesante bilancio di esecuzioni extragiudiziali - note come fenomeno dei "falsi positivi" - almeno tre volte superiore rispetto a precedenti stime. Un'inchiesta diffusa l'anno scorso che era stata affidata al pubblico ministero colombiano aveva valutato in 2.249 il numero di uccisioni tra 1988 e 2014.
Questa nuova indagine è stata realizzata dalla corte speciale incaricata di fare luce sui crimini commessi da tutte le parti nel conflitto che per mezzo secolo ha opposto militari e ribelli di sinistra, concluso con un accordo di pace firmato nel 2016.
Le vittime erano di solito giovani uomini, per lo più provenienti da famiglie povere, da parte delle forze armate colombiane. Svanivano nel nulla prima di essere ritrovati morti, e per giustificare la loro "esecuzione" i militari assicuravano che si trattava di esponenti delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc), per dare l'impressione di avere la meglio sui ribelli.
Le indagini del tribunale speciale hanno evidenziato che la maggior parte dei "falsi positivi" risale al periodo tra 2002 e 2008, durante la presidenza di Alvaro Uribe, ma in realtà è una pratica risalente agli anni '80. Finora più' di 1.700 militari sono stati condannati per il loro coinvolgimento nelle esecuzioni extragiudiziali.
Seguendo sempre lo stesso modus operandi, le giovani vittime venivano ingannate con promesse di lavoro per poi essere fucilate di spalle e vestite con la divisa del gruppo ribelle.
I militari che hanno riconosciuto di aver commesso un crimine non sono finora stati condannati al carcere ma chiamati a contribuire al processo di riconciliazione nazionale, ad esempio partecipare alla rimozione di mine antiuomo o alla costruzione di infrastrutture e monumenti.
Prima di indagare sui crimini commessi dall'esercito colombiano, la Giurisdizione speciale per la pace - istituita dall'accordo di pace del 2016 siglato da governo e Farc - ha focalizzato il suo lavoro su quelli perpetrati dai gruppi ribelli.
Alla fine del suo mandato decennale, la Jep darà un quadro numerico completo del più lungo conflitto armato al mondo - cominciato nel 1964 - ma ha già preannunciato che i bilanci delle vittime saranno sicuramente superiori alle stime in circolazione di 8,3 milioni.
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LO SPORT
Conmebol: “La Copa America si giocherà con gli spettatori”
Il vice segretario generale Conmebol per il calcio e direttore dello sviluppo, Gonzalo Belloso ha confermato il regolare svolgimento della Copa America 2021 dopo lo slittamento inevitabile dell'anno scorso.
Belloso ha sottolineato la totale collaborazione della Conmebol con i governi dell'Argentina e della Colombia: “Faremo sempre riferimento a ciò che dicono le autorità sanitarie dei Paesi ospitanti”
Qatar e Australia non potranno essere presenti dovuto a che l’AFC ha programmato le qualificazioni ai Mondiali in quelle stesse date. Belloso ha aggiunto; “L’idea è quella che si possa giocare con una percentuale del pubblico negli stadi. Si sta studiando per abilitare il 30% della capienza dello stadio a un pubblico con tampone negativo o che si sia sottoposto a vaccinazione.”
La partita inaugurale della Coppa America sarà Argentina-Cile e si giocherà l'11 di giugno al aggiornato stadio Monumental e la finale si giocherà il 10 luglio.