Una delle esperienze più particolari del turismo in Argentina è quella di osservare da vicino la bellezza gelida di un ghiacciaio come il Perito Moreno, sulla riva del lago Argentino nella provincia di Santa Cruz.
I ghiacciai occupano oltre 31.000 chilometri quadrati di ghiaccio lungo tutta la cordigliera delle Ande - che si estende dal Venezuela fino a Tierra del Fuego - ed in alcune regioni aride - come a La Paz, Bolivia, costituiscono una fonte di acqua per le città . In altre regioni, a sud del continente, incidono sull'aumento del livello del mare e sono uno dei migliori indicatori del cambiamento climatico.
I ghiacciai sono molto sensibili ai cambiamenti del clima e se la temperatura generale sale, i ghiacciai si sciolgono più velocemente. Però, se le piogge aumentano, i ghiacciai crescono. Questi cambiamenti significativi nel volume dei ghiacciai, che evidenziano come cambia il clima, sono stati studiati recentemente da un gruppo internazionale di scienziati, composto anche da tre ricercatori del Consiglio Nazionale di Ricerche Scientifiche e Tecniche, Conicet, che hanno avuto accesso ed hanno potuto confrontare per la prima volta immagini satellitari, riprese fra il 2000 ed il 2018, di tutta la cordigliera delle Ande. Questo studio è stato appena pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.
Una delle scoperte dello studio è stata la perdita di massa dei ghiacciai situati nei tropici e nel sud della Patagonia. Questa perdita di massa ha raggiunto un tasso alto e permanente negli ultimi venti anni.
Nella zona arida delle Ande e del nord della Patagonia, da Salta fino al sud di Chubut, fra il 2009 ed il 2018, i ghiacciai hanno perso massa ad un tasso più alto rispetto al periodo 2000-2009, il che indica che vi è stato un cambiamento nel regime climatico.