La segretaria all'Energia argentina, Flavia Royon, ha affermato che "con le esportazioni di petrolio e gas passeremo da un bilancio energetico negativo di 4,5 miliardi a uno positivo di 12 miliardi di dollari entro il 2026". La segretaria lo ha dichiarato durante un intervento organizzato dal governo argentino titolato "Abbiamo l'energia di cui il mondo ha bisogno. Come si ottiene una matrice energetica sovrana e sostenibile?". La segretaria ha spiegato che "ci sono già investimenti privati molto attivi che hanno impegnato più di 1,1 miliardi di dollari in infrastrutture per il petrolio". Secondo Royon, "dopo diciassette anni si ha ricominciato ad esportare in Cile, abbiamo inaugurato Sierras Blancas-Allen, sono in corso gli ampliamenti di Oldelval e Vaca Muerta Nord e Sud". Inoltre, Royon ha affermato che il gasdotto Néstor Kirchner "aumenterà la capacità di trasporto del 30 per cento e, nella seconda metà dell'anno, genererà un risparmio di 2 miliardi di dollari e di 4,2 miliardi per l'anno prossimo". In questo processo, verso gli anni 2024/25 consolideremo livelli di autosufficienza superiori al 95 per cento".