Ricorre il 70esimo anniversario della morte di Eva Perón
Settanta anni fa, l'Argentina era sconvolta dalla morte della più popolare first lady, Eva Duarte in Perón, nota semplicemente come Evita.
A soli 33 anni, la "portabandiera degli umili" moriva per diventare un mito eterno, simbolo di un'epoca; ispirazione di musicals, films e libri in tutto il mondo.
Il 26 luglio 1952, stroncata da un cancro al collo dell'utero, moriva la seconda moglie dell'allora presidente Juan Domingo Perón (1946-1955 e 1973-1974), dopo una lunga lotta contro la malattia.
Oggi, martedì 26 luglio, vi saranno in tutto il paese cerimonie, omaggi, lanci di biopics di capitali stranieri e perfino una marcia di fiaccole in sua memoria.
Però il suo carisma, la sua immagine iconica ed i suoi discorsi appassionati in favore della classe operaia e dei più bisognosi e contro l'oligarchia e l'imperialismo, sarebbero passati alla storia.
Come questo del 17 ottobre 1951, quando dinanzi ad una folla che gremiva Plaza de Mayo, diede il suo ultimo discorso per rinunciare alla richiesta del suo popolo che la voleva al governo.
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Discurso de Eva Duarte en la primera transmisión de Televisión argentina
El canal 7 de Buenos Aires realizó su primera transmisión el 17 de octubre, por el Día de la Lealtad Peronista de 1951 en Plaza de Mayo. Eva Perón pudo, por 1ª vez en 24 días, levantarse de su lecho para asistir vestida de negro al acto. Sostenida de la cintura por Perón, Evita dijo: \"[...] les agradezco todo lo que han rogado por mi ...
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(.....) Mi sono decisa a lottare gomito a gomito con i lavoratori e ho messo il mio cuore al servizio dei poveri, portando sempre e dappertutto, quale unica bandiera il nome del generale Perón. Se con questo mio sforzo ho conquistato il cuore degli operai e degli umili della mia Patria, ciò è già una ricompensa straordinaria che mi costringe a continuare con il mio lavoro e le mie lotte. Non voglio un altro onore tranne l'affetto(...)
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